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Primo soccorso nello sport

COLPO DI SOLE

L’insolazione o colpo di sole, si può manifestare dopo lunghe esposizioni ai raggi solari; l’aspetto dell’infortunato colpito da insolazione si presenta con pelle caldissima e secca, accompagnata da vertigini, rapida respirazione, nausea e, talvolta, confusione mentale
Raffreddare immediatamente l’infortunato immergendolo in acqua fredda, applicare borse di ghiaccio e inzuppare gli abiti d’acqua per abbassare la temperatura corporea fino a 38°.
Spostare l’infortunato in un luogo fresco e ventilato e, contemporaneamente, strofinargli le gambe e le braccia in direzione del cuore attraverso coperte o lenzuola mantenute fredde e, appena possibile, chiamare un medico per evitare complicazioni che potrebbero sorgere a livello neurologico o circolatorio.

DISTORSIONI

Una brusca caduta o un’improvvisa torsione possono provocare una distorsione. Le più frequenti sono alla caviglia, ginocchio, spalla e gomito. I sintomi sono: gonfiore e deformazione dell’articolazione e forte dolore nella zona interessata.
Immobilizzare l’articolazione con bende elastiche e cercare di sforzare il meno possibile l’arto. Applicare una borsa di ghiaccio sulla parte offesa in quanto il freddo aiuta ad alleviare il dolore e a ridurre il gonfiore.
Sospettare sempre che ci possa essere una frattura, quindi trasportare delicatamente l’infortunato, sempre tenendo l’arto immobilizzato, al pronto soccorso.

EMATOMA

Raccolta di sangue in un qualsiasi tessuto. Lievi ematomi non hanno bisogno di pronto soccorso, per i casi più gravi cioè quelli particolarmente estesi usare la borsa di ghiaccio alleviando così il dolore e favorendo lo scolorimento.

EMORRAGIA

 Fuoriuscita di sangue dai vasi. L’emorragia esterna si lava semplicemente con acqua, si disinfetta con tintura di iodio o con polvere antibiotica e si protegge con una garza. Se la ferita è profonda  e l’emorragia è abbondante, è necessario, nell’attesa di un medico, fermare la perdita di sangue con un’azione compressiva diretta o indiretta: solo in questo caso non lavare l’interno della ferita, né togliere eventuali corpi estranei.
La compressione diretta si effettua con un tamponamento costante sulla ferita e applicando una borsa di ghiaccio nelle zone circostanti, poi fasciare con un bendaggio compressivo non troppo stretto.
La compressione indiretta si effettua a monte della ferita manualmente o con una fasciatura.

FRATTURA

 Interruzione della continuità anatomica di un segmento scheletrico. La parte fratturata si presenta generalmente gonfia, deformata ed assume una colorazione bluastra. L’infortunato inoltre accusa un dolore fortissimo nella zona interessata, che diventa ancora più acuto se tenta di muoversi. Nei casi di frattura con esposizione dell’osso e conseguente emorragia, mettere sempre un laccio emostatico a monte della ferita allentandolo periodicamente. Non muovere l’infortunato perché, spostandolo senza le dovute precauzioni si potrebbe peggiorare notevolmente la situazione. Liberarlo da cravatte, cinture e rassicurarlo.
Se i soccorsi tardano ad arrivare, cercare di immobilizzare la parte lesa con qualsiasi oggetto rigido come bastoni purchè siano sufficientemente lunghi da non consentire alla zona fratturata alcun movimento.

 MALORI IMPROVVISI

 Gli svenimenti o malori possono avere molte cause: annegamento, soffocamenti ecc.; un’altra causa può essere la momentanea insufficienza di afflusso sanguigno al cervello con conseguente tipico pallore del soggetto interessato e perdita di conoscenza. Allentare gli indumenti troppo stretti e tenere l’infortunato disteso supino, non scuoterlo e non schiaffeggiarlo violentemente, ma spruzzargli acqua fresca in faccia. E’ sempre preferibile tenergli le gambe più in alto del corpo per facilitare l’afflusso di sangue al cervello. Controllare la respirazione e, se insufficiente o cessata, chiamare il medico e praticare la respirazione artificiale.

RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE           ( A )

 Nella eventualità che si debba ricorrere al massaggio cardiaco occorre essere sicuri che il cuore non batta più e che non vi siano gravi traumi al torace. Ricordare che il massaggio cardiaco è un intervento difficile e faticoso e di chiamare subito l’ambulanza. Dopo aver disteso il paziente in posizione supina e su una superficie rigida, cercare di estrarre eventuali corpi estranei dal cavo orale. Con le braccia rigide, mettere il palmo di una mano sul dorso dell’altra e appoggiarle sul cuore del paziente, al centro dello sterno.

RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE                   ( B )

Comprimere brevemente ma energicamente con una frequenza di circa 60 colpi al minuto.
Per la respirazione artificiale bocca-bocca è necessario tirare verso l’alto ed indietro la mandibola, in modo da liberare i passaggi d’aria, accertandosi che la lingua non ostruisca le vie respiratorie.
Otturare le narici usando pollice ed indice di una mano, inspirare e soffiare con un’azione continua nella bocca del paziente e controllare che il torace si sollevi di conseguenza.
Avvicinare l’orecchio alla bocca del paziente per sentire se la respirazione riprende spontaneamente. Se ciò non avviene ripetere il ciclo finchè non arrivano i soccorsi. Nel caso i soccorritori sono due praticare contemporaneamente M.C. e respirazione artificiale con rapporto 5/1 (5 colpi / 1 soffio); se il soccorritore è uno solo, iniziare subito con 10-15 colpi di M.C. per riattivare il cuore, poi 2 soffi (respirazione artificiale) e continuare poi alternando 15 colpi di M.C. e 2 soffi.

STRAPPO MUSCOLARE

 Lesione traumatica di un muscolo consistente nella rottura di un certo numero di sue fibre generalmente provocata da uno sforzo eccessivo o da un movimento brusco. La sintomatologia è analoga a quella delle distorsioni ossia dolore, gonfiore e colorazione livida. In questi casi: sollevare l’articolazione colpita da strappo ad un livello più alto del resto del corpo, in modo da diminuire l’afflusso sanguigno. Fasciare la parte interessata con bende elastiche, applicare una borsa di ghiaccio ed evitare inutili sforzi.